venerdì 25 luglio 2014

CCXXV

Sei tu il mio bersaglio e l'aria il tuo scudo;
ma se non agiti l'aria, se non diventa vento,
la mia freccia ti colpirà.

Se invece pensi che, restando immobile,
riuscirai a sfuggirmi,
sbagli ancora.

Scorgo di te più di quanto dovrei
se, come fai, rimani dietro un filo di paglia,
la tua falsa discrezione che ti consente di non reagire.

Sei alla mia mercé, e pur ti lascio andare.

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