Raduno di testuggini giganti nella testa
non so dove mi porterà questo mio scritto
se non m'istighi tu io resto fermo;
sono diviso da te da ieri sera
ma non temo di stare senza te, mi dico;
mi piange il cuore di perderti così
per decretare cioè la fine dell'analisi
che è stata il pretesto occulto al nostro incontro;
perché con te non credo ancora all'amicizia
e sono travolto ancora da un amore
ch'è nato allora ed è cresciuto, poi, senza una fine;
ed è aumentato ancora dopo le tue righe
che mi hanno mostrato la sofferta tua visione,
giovane donna che resti ancora al buio
sapendo invece che strada hai da seguire
per manifestare appieno l'immaginazione
che pensavo in te fosse già libera di zavorra inerte,
quella che ti impedisce ancora di manifestare
quel grande amore che porti nel tuo cuore.
Nessun commento:
Posta un commento