sabato 26 luglio 2014

CCXXXI

Entità ludiche e giochi di luci gialle,
fremiti profondi fino agli intestini

la mente si risveglia come diapason,
detta le sue sequenze a tutto il corpo

cresce l'immagine, si dipana il sogno;
nel collo cento fasci di energia

trasmettono dalla testa al resto, ai piedi,
mani possenti ferme come acciaio,

si stabilizzano le gambe, finalmente,
le tempie sono pulsanti, libere, efficienti,

la fronte è compatta come schermo ricettore;
mi muovo all'inizio della crisi attesa

non so poi se incomberà o se, invece, mi divertirà;
in tanto che i polsi scagliano sangue nelle vene

il cuore si è appartato nell'oblio;
la ragione segue attenta ciò che è,

i sensi mi si staccano dal corpo;
è un picco, deve andare dove vuole.

Sono tentato di sentirmi Iddio,
la Sua mano premurosa è sopra a me.

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