mercoledì 23 luglio 2014

CCXIV

Invasate sagome di genio
frustano l'intelletto pronto in parte
percorrono pensieri non usuali
si affacciano reali a questa vita.

Si condensano come vapori sullo specchio dell'anima
si congelano in cristalli iridescenti 
lasciano immoti i palpiti del cuore
resto imperturbabile come vuole Lui.

Fare versi non è lasciarsi trasportare
è addensare l'astrazione in poco o niente
è piantare il chiodo di un quadro già dipinto 
acciaio che fissa a parete quel che è stato ed è.      

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