martedì 15 luglio 2014

Morte di un poeta.

Da buon compulsivo
ho trovato subito l'escamotage
per tornare almeno ad una mia sostanza,
lo scritto.
Anche se in prosa.
L'altra sostanza, la analista,
sarà sostituita dal rapporto che,
con buona probabilità,
continuerà ad esserci in forma di conoscenza, se non di amicizia,
impossibile da trovare e così difficile da conquistare.
Per lei, muore un poeta, altra sostanza
e non era soltanto il sogno di questa vita,
uno di quelli che porto in me e che, mi auguro, non unico né ultimo.

Quando svanisce il sogno, svanisce chi lo produce, in poesia.

Gli altri artisti che porto dentro, occulti e manifesti,
soffriranno per questa mancanza.
Ma, si sa, la vita è un gioco.
Ed è di più, è una sfida.
Scompaiono Herob, Lupo Bianco, Puma Silenzioso
e rimarranno accanto a Falce di Luna, Ibis bianca e nera,
Diana, la dea armata,
nel mondo di fantasia che per loro ho inteso costruire.
Lorenzo fa suo il suggerimento di una dolce amica
per la quale talvolta c'è amore anche quando
il massimo della gestualità 
si esprime
con il delicato picchiettare dell'indice sulla tempia del cuore.
Vi abbraccio. 

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