venerdì 25 luglio 2014

CCXXVI


Domani è giorno d'incontro,
vorrei dirti dell'altro ancora, ma non ci riuscirò.

La malattia, ad esempio, infrange il desiderio sano,
quello d'amore: resta l'odio al posto suo.

L'odio tremendo per esser trascurato; è così.
E la forza mentale si concentra nell'offendere come si è stati offesi.

Ma cosa voglio sapere di più, anch'io;
così come l'ho inventata ci metterò sopra una pietra.

Le cicliche passioni, questa la traduzione.
Devo diventare altro da me, anzi consolidarmici.

Ma cosa vuoi sapere ancora, lascia fare,
ciclotimia, alcolismo, proprio tu.

Ci sei arrivato perché forse eri un poeta
ed avevi rimossa la tua malattia di sempre.

Ipersensibile, buono solo a ciarlare, anzi a comporre;
nenie, fin da bambino, per consolarti.

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