Sull'arenile m'arresto;
le onde lunghe si rivoltolano schiumando lente
poco rumore di risacca,
poco insistente,
due guardiani alati ritti sulla duna.
È l'alba, la Luna rompe il suo chiarore
le ombre dei ginepri si svuotano di nero
la soglia luminosa è avanti a me,
il silenzio si stende mentre avanzo
sono pronto nelle membra, il passo è lieve
quando varco quella porta che mi attende,
il vuoto che mi aspetta l'ho già indosso
il nulla, che lo segue, lo sento poi,
poco prima di affondare dentro me.
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