martedì 17 giugno 2014

CLVI

Sull'arenile m'arresto;
le onde lunghe si rivoltolano schiumando lente

poco rumore di risacca,
poco insistente,

due guardiani alati ritti sulla duna.
È l'alba, la Luna rompe il suo chiarore

le ombre dei ginepri si svuotano di nero
la soglia luminosa è avanti a me,

il silenzio si stende mentre avanzo
sono pronto nelle membra, il passo è lieve

quando varco quella porta che mi attende,
il vuoto che mi aspetta l'ho già indosso

il nulla, che lo segue, lo sento poi,
poco prima di affondare dentro me.

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