martedì 17 giugno 2014

CLVII

C'è silenzio 
in questa notte di scirocco,
anche se le auto scorrono ancora,
anche se i bus rullano ancora.

C'è silenzio,
tra i libri sul comodino
e le cornici dei santi,
in questa notte di scirocco lento,

quando la sveglia segna la prima ora
e come sempre mi fermo dentro me
e mi riguardo,
operoso nel silenzio del mio cuore,

per ritrovarmi, anche stanotte di scirocco lento
e mitigante,
a dialogar con me,
tenendo la matita tra le dita e un foglio bianco.

Ora che non ho dolore,
ora che non ho piacere,
tra le coperte abbandonate sul mio corpo
e il bianco della stanza conosciuta,

ora che posso dialogar con me,
anche senza penna, anche senza carta,
e cerco di non saper più nulla,
soltanto pensarmi, 

e sempre più a fondo,
e senza sforzo,
lasciandomi andare, così.
Anche stanotte di scirocco lento.

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