mercoledì 11 giugno 2014

CXXX

Ai sedici anni risalgo con la mente
per ricordare gli altipiani di Arcinazzo
e l'amore impossibile, che durò due agosti.

Lei, un fiore di ragazza, bella,
bionda, gli occhi azzurri, corpo di fata,
Il nome stesso era, per me, incantesimo.

Quando con la chitarra suonava in mezzo ai fiori,
quando gridava le sue note più alte,
il vento si fermava ad origliare.

Ci siamo ritrovati in facoltà,
abbiamo fatto qualche esame assieme,
il mio amore per lei non ebbe mai fortuna.

Forse sei a Roma, svolgi la professione;
è sempre stato il successo il tuo destino.
Non ti meravigliare se ti ricordo, Laura, ancora.

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