Quasi che il frutto non pagasse più
di mille vite
l'essere iddio
tenacemente m'aggrappo
a virtù modeste, ai miei difetti
ai sogni che incarnai solo stavolta
per divagar di più qualche anno solo
afflitto dal rimpianto
di non saper cicatrizzare mille ferite
una per vita
inferte dalla bruna lama
all'anima accecata dalla fuga,
in terra e in cielo, per sottrarsi al suo principio.
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