mercoledì 11 giugno 2014

CXXVII

Quaranta righe di taccuino, son solo bianche,
e non voglio che mi lasci, questa vena;
non so più che scrivere, son dissanguato.

E' scuro tutto, è scuro l'orizzonte,
né riconoscerei mai te, se t'incontrassi,
né saprei dirti che più di sempre t'amo.

Non ho rifugio, sono in balia del vento,
del sole, del gelo, dell'aria che appassisce.
Mi scopro a re-imparare il nuoto, se affogar non voglio.

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