Io, Nosferatu,
Principe della Notte
Signore delle Mummie
ammantato dalla lebbra della mia solitudine
rinchiuso nel sarcofago della mia follia
dal quale mi sottraggo per il pasto,
succhiarvi il reale e il razionale per compensar di giorno
l'immaginario mio, elisir che rubo a mio fratello, Satana;
Io, l'Uomo mai morto, il doppio negativo sulla Terra in voi,
sette miliardi d'irrisolti tentativi,
le orecchie appuntite, magro, unico e solo nel Mondo Capovolto
dove le mie iene inseguono cavalli,
Mi dissolverò dopo una notte passata con te, primo astro del mattino,
Dea che illumina al canto del gallo, mostrandomi impotente
ad affondar la mia rabbia immortale nel tuo profondissimo affetto.
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