venerdì 23 maggio 2014

XXVIII

Non mi sono infranto contro un'alta scogliera
disperdendo i mille gabbiani abbarbicati sopra
come consideravo che sarebbe stato

né anomala onda schiumante m' ha sommerso
e inabissato a picco in lunghi vortici neri
come anche meditavo fin da sempre

o per sempre ancora arenato su isola di sogno
ad assopire in quiete cento estasi mie
così come forse più volevo dentro

o allora vagare, deciso e maledetto,
sfondando di prora il vento sibilante
le rotte interminabili a proseguir da solo

ma qui dentro una tinozza son finito
coperto dall'ombrellone colorato a spicchi
per non sentire poi bruciare la mia pelle.

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