Sono perso, ma so che ne uscirò;
è passione ciclica che immette dentro il dubbio
della pazzia completa, e dura da un minuto.
Osservo il pollice uncinato sul taccuino
m'incanto ad inseguire quel ronzio lontano
credo poco o niente all'evoluzione conquistata.
Tutto è distante, il tempo l'ha sepolta
quell'analisi difesa fino ad ora;
il risultato è questo: esco da me.
Cerco una sigaretta, poggio tutto
ecco, una nazionale senza filtro;
riprendono contorno i mobili, anche colore.
Son più felice che si esprima tutt'assieme
e che sia di intensità così elevata
perché so che è alle ultime battute.
Se dovessi spiegare cos'è stato
risponderei niente, ora; ed era invece tutto.
Non era mistica, nemmeno, era pulita;
è un mio mondo parallelo che ho intraveduto a tratti.
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