LXXVI
In tanto spegnermi
silenzioso, parco,
mentre rende il respiro
le sillabe della nenia lenta
ricordo della prima vita
atto di consolazione e di dolore
per la trasformazione che allora scelsi
e che andavo facendo
felice di decidere per me
in una qualche direzione
l'esito che una vita già sofferta e inutile
mi proponeva di radicale mutazione
che per tanto
avrei seguitato poi.
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