martedì 20 maggio 2014

II

Quante volte ho tentato di
praticare il silenzio
tracciando, al più, inintelleggibili righe
occupando il pensiero a inseguire con gli occhi
i colori di fiaba della mia vita di sogni
che non riuscivo volentieri mai ad abbandonare.

Ho cercato anche di ingoiare il mostro
che non volevo svelare per non esser tedioso
aggiungendo per di più al pianeta 
anche la mia figura
che porta scritta nel senno
Libertà per gli umani.

Ho ceduto, ho rinunciato alla vanità di quel pretesto
usato come sipario alla mia assenza
rientrando sfinito e riacceso dalla vita
riacceso da quell'amore
che non lascia scampo a chi nasce, creatore nel creato.

  Attendo all'Assoluto,
   osteggiato dai sogni.

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